Tutte le news di Babelia

  • Dal libro dell'esodo

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    Presentazioni del volume ad Ancona e Senigallia
  • A COME SREBRENICA - GRADARA

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    Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l’ha conosciuta non può dire di aver visto la guerra in Bosnia. È per questo che abbiamo voluto raccontare l’assedio e la caduta di Srebrenica.“Io sono nata in un paese davanti al mare…”, una donna torna bambina scrutando l’orizzonte. “Cosa c’è dall’altra parte?” si chiede. Una domanda semplice, ma scopriamo che certe domande non ce le facciamo mai. O almeno, quella domanda non ce la siamo fatta, quando la risposta era una, e semplice: dall’altra parte del mare c’è una terra e una guerra. Roberta Bigiarelli sarà a Gradara (PU) mercoledì 21 gennaio per un doppio appuntamento, pomeriggio e sera, sulla tragedia di Srebrenica, il genocidio compiuto in Europa dopo la Seconda guerra mondiale di cui quest'anno ricorre il 20° anniversario (11 luglio 1995-2015). Nel pomeriggio, ore 18:30, Palazzo Rubini Vesin incontro con Roberta Biagiarelli e Nicole Corritore (giornalista, Osservatorio Balcani e Caucaso) per raccontare la storia della città bosniaca di Srebrenica. Nell'ambito del PROGETTO SCUOLA DI PLATEA, in collaborazione con il Liceo Classico “T. Mamiani”, Pesaro. La sera, ore 21.15, Teatro Comunale Roberta Biagiarelli andrà in scena con il suo monologo A COME SREBRENICA. Nell'ambito di TEATRO & SOCIETÀ: QUANDO LA SCENA SI FA CIVILE. PER IL VENTENNALE DEL GENOCIDIO A COME SREBRENICA con Roberta Biagiarelli di Giovanna Giovannozzi, Roberta Biagiarelli, Simona Gonella regia Simona Gonella consulenza Luca Rastello organizzazione Babelia&C - Progetti Culturali Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio.Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone. Questo spettacolo/ testimonianza ricorda le vittime e punta il dito sui carnefici: Aggressori e Aggrediti. Ci siamo chieste spesso, procedendo in questo lavoro, se non fosse un progetto fin troppo ambizioso voler riempire di senso parole come Assedio o Massacro, voler colmare la distanza tra l’una e l’altra parte del mare. La risposta non l’abbiamo ancora trovata. Oggi raccontare questa storia è sempre più difficile. Le parole rischiano di semplificare la complessità di ciò che è accaduto, di offendere il dolore di molti e questo non è nelle nostre intenzioni.Semplicemente abbiamo tentato di dare una voce agli eventi, di infilare tra le tante cose dette e taciute il nostro sguardo. Per informazioni: AMAT - Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino Tel 0721 3592515 (dal lunedì al venerdì orario 10 - 13) www.amatmarche.net - reteteatripu@amat.marche.it Biglietteria teatro Tel 366 6305500 www.babelia.org
  • LA POLITICA INSEGNATA A MIO NIPOTE - Romanzo di Formazione Europa

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    M.A.L.T.E. (Musica, Arte, Letteratura, Teatro, Etc) e Babelia & C. Progetti Culturali presentano LA POLITICA INSEGNATA A MIO NIPOTE - Romanzo di Formazione Europa Domenica 21 dicembre 2014 ore 21.00 Teatro Menotti, Milano Capitolo IX La goccia scava la pietra Capitolo XII Ho fatto naufragio, bene ho navigato di Sonia Antinori due try out (Reading) con Sonia Antinori, Roberta Biagiarelli, Andrea Caimmi, Fausto Caroli regia di Sonia Antinori, Heidrun Kaletsch sound design di Slate La prima tappa italiana del WISE Project, nato da un confronto internazionale sui temi della Politica e della Democrazia. La drammaturgia originale in dodici capitoli è scaturita dall'elaborazione delle testimonianze di oltre sessanta cittadini europei sulla loro biografia politica. Dopo il try out berlinese del Capitolo III, presentato al Festival 48 Stunden Neukölln, e il debutto dei capitoli polacchi a Łodz, WISE approda ora al Teatro Menotti con i due capitoli di questo vasto romanzo corale ambientati a Milano e in parte ispirati a due personalità della città, la cui biografia è caratterizzata da una forte esperienza politica. I prossimi appuntamenti saranno 15 gennaio - La Corte Ospitale di Rubiera (RE) Quindi nelle Marche e non solo: 30, 31 gennaio e 1 febbraio Chiaravalle (AN) Capitoli I, IX, XII 7 febbraio Maiolati (AN) Capitolo I 21 febbraio Montecarotto (AN) Capitolo IX 1 marzo Ostra (AN) Capitolo I 7 marzo Jesi (AN) Captolo XII 16 aprile Siena Capitolo IX 17 aprile Montemarciano (AN) Capitolo I Nino era comunista, Franco era comunista, Loredana figlia di un comunista, Maria Grazia figlia di un repubblicano, Angelo era socialista figlio di socialista, Oreste socialdemocratico, Benito sindacalista della CISL, Lilli era radicale, Linda era antifascista, Piero democristiano, Giambattista democristiano, Giancarlo era missino. In principio era la Politica. Poi la radicalizzazione ha disintegrato le speranze, le distopie hanno sostituito le utopie, la storiografia ha celebrato la fine della Storia, la Democrazia è stata contraddetta, il concetto di Politica saltato. W.I.S.E. è nato da un confronto europeo su questi temi. Nell' arco di sei mesi oltre sessanta testimoni delle generazioni centrali del Novecento sono stati interpellati in quattro paesi scelti in base alla loro rappresentatività geografica (Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia) sulla loro biografia politica. Questo è alla base dei dodici capitoli del nostro Romanzo di Formazione Europa, il romanzo di un luogo: il nostro continente. Un montaggio di storie contrastanti, di criteri, forme e spazi diversi, dove smarrirsi è ritrovarsi, come in una foresta. Tre i capitoli dedicati all'Italia. Le storie dei testimoni inquadrano momenti storici che sottolineano il percorso della democrazia in scala europea. La prospettiva dei protagonisti consente di scendere dietro le apparenze della Storia ufficialmente tramandata, per indagare i nessi e gli effetti che le scelte dei singoli inevitabilmente comportano. I tre atti unici della durata di 50 minuti ciascuno sono costruiti secondo uno schema modulare e potranno essere replicati come spettacoli singoli, in sequenza (a cadenza da stabilire) o in un'unica maratona teatrale a partire da febbraio 2015. L'idea partecipativa che sottende il tutto consente, laddove richiesto, di concepire gli eventi nell'ottica del teatro forum. In questo contesto il progetto potrà essere illustrato nella sua interezza. I tre Capitoli italiani di Romanzo di Formazione Europa Saranno diretti a quattro mani da Sonia Antinori e Heidrun Kaletsch e debutteranno in anteprima al Teatro di Chiaravalle (AN) in tre singole serate dal 31 gennaio al 2 febbraio 2015. I nove Capitoli stranieri debutteranno nelle lingue originali durante la stagione invernale 2014/2015. In Polonia la prima dello spettacolo si terrà il 5 dicembre nello spazio Wi-Ma, a Berlino il lavoro andrà in scena presso il Teatro Heimatshafen il 19 febbraio. A Cardiff al Chapter in data da definire nel mese di marzo 2015. CAPITOLI GERMANIA: regia KATJA FILLMANN; CAPITOLI REGNO UNITO: regia MATHILDE LOPEZ; CAPITOLI POLONIA: regia GIACOMO LILLIU'. L'intero romanzo (dodici capitoli, tre per ogni paese partner) sarà visibile in forma completa a partire dall'estate 2015. LA POLITICA INSEGNATA A MIO NIPOTE Romanzo di Formazione Europa elaborazione drammaturgica di Sonia Antinori, Heidrun Kaletsch, Katja Von Der Ropp CAPITOLI ITALIA di Sonia Antinori regia, scene e costumi Sonia Antinori – Heidrun Kaletsch sound design Slate Capitolo I – Il mattino ha l’oro in bocca con Roberta Biagiarelli – Andrea Caimmi – Fausto Caroli Capitolo IX – La goccia scava la pietra con Roberta Biagiarelli – Andrea Caimmi Capitolo XII – Ho fatto naufragio, bene ho navigato con Sonia Antinori e con i testimoni W.I.S.E organizzazione Michela Cavaterra – Teresa Cavaterra assistente al progetto Laura Pontoni documentazione video, foto e regia Łukasz Długołęcki - Ásta Júlía Guðjónsdóttir presa diretta audio Sergio Fucchi AITS – microfonista Rolando Zoppi social media editor Valeria Bellagamba ufficio stampa Maria Francesca Stancapiano INFO: www.wisecampus.eu www.wiseprojectblog.blogspot.it www.facebook.com/wiseprojecteuropeitalia www.maltezoo.eu www.babelia.org
  • FIGLIE DELL’EPOCA

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    Figlie dell'epoca, storie di (alcune) donne nella grande guerra è il nuovo monologo di e con Roberta Biagiarelli. Il 28 aprile 1915 venne auto convocato all’ Aja il Congresso Internazionale delle Donne per discutere del ruolo delle donne per la diffusione di una cultura di pace. Uno spettacolo di genere per far emergere un protagonismo al femminile della prima guerra mondiale e vedere cosa resta oggi. ANTEPRIMA NAZIONALE Martedì 25 novembre ore 21 Teatro Herberia, Rubiera (RE) Info: http://bit.ly/1497gzZ www.corteospitale.org Appuntamenti successivi:26 novembre ore 21.00 Auditorium Liceo scientifico Torricelli, Bolzano 27-28 novembre - Fano Anteprima allo spettacolo con l’incontro DIALOGO TRA DONNE DEL NOSTRO PRESENTE Giovedì 27 novembre ore 17.30 Sala della Concordia - Comune di Fano Introduce l'Assessore alle Pari Opportunità MARINA BARGNESI, saranno presenti: ROBERTA BIAGIARELLI - artista multidisciplinare MONIA ANDREANI - filosofa e ricercatrice universitaria MOUNYA ALLALI - mediatrice interculturale SIMONA RICCI - segreteria provinciale CGIL FRIDA NERI - counselor filosofico e cantautrice e tante altre... SpettacoloVenerdì 28 novembre ore 21.15 Sala Verdi - Teatro della Fortuna di Fano Ingresso € 6,00 L'incasso della serata sarà devoluto al centro antiviolenza sulle donne di Pesaro. Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Teatro della Fortuna, Tel. 0721.827092 Botteghino Teatro della Fortuna, Tel. 0721.800750 www.teatrodellafortuna.it Siamo figli dell’epoca l'epoca è politica.(…) Che ti piaccia o no i tuoi geni hanno un passato politico la tua pelle una sfumatura politica i tuoi occhi un aspetto politico. Ciò di cui parli ha una risonanza ciò di cui taci ha una valenza (…) Wislawa Szymborska “Il novecento si apre e si chiude a Sarajevo”. Frase consumata, ma efficace per creare un ponte tra l’inizio della prima “grande guerra” e le macerie dell’ultima guerra in terra d’Europa, quell’inferno – welcome to hell – che è stato il conflitto tra gli stati dell’ex-Jugoslavia. Ecco, io quel conflitto l’ho attraversato e lo conosco a fondo. Sono più di quindici anni che ne parlo attraverso le parole di un altro spettacolo e lo abito nelle sue conseguenze come artista ed essere umano nei miei viaggi, progetti ed azioni concrete nei confronti della Bosnia-Herzegovina, ed in particolare delle sue donne. Il conflitto della prima guerra mondiale invece no, lo conoscevo poco, era ancora storia di libri, di scuola, di film. Poi c’è questo Centenario (1915- 2015) che arriva, quella frase consumata che mi rimbomba nelle orecchie ed ecco che mi metto a cercare dove sono io rispetto ad un evento che ha segnato così profondamente la storia e il territorio europeo. E scopro che io vedo quel conflitto con gli occhi delle donne, che quando cerco, cerco un catalogo di voci, corpi, persone che non sono partite per il fronte – cose da uomini – ma che sono ugualmente andate in guerra come crocerossine, operaie, braccianti, ma anche come intellettuali, pensatrici, pacifiste e antimilitariste. E scopro che 1.136 di loro hanno fatto del pacifismo in tempo di guerra, un evento che trascende ogni mia immaginazione: l’auto convocazione il 28 aprile 1915 all’Aja del Congresso internazionale femminile per discutere del ruolo delle donne per la diffusione di una cultura di pace. Attraversando i confini di un continente in guerra, donne di tutta Europa e dall’America si sono radunate per parlare di pace. E allora io mi metto a confronto con quelle donne e tento la strada di un dialogo, di una rappresentazione, di una memoria; mi metto dentro le loro storie, aggiungo le mie di questi anni di Bosnia, di artista, di donna e traccio una linea immaginaria tra loro e me. Divento un ponte tra le donne di ieri e le donne di oggi. Decido che dovrei dare voce all’unica italiana presente al Congresso, Rosa Genoni, valtellinese di nascita, trasferita a Milano, sartina prima e stilista affermata poi: una vita che è icona del femminismo, del pacifismo, dell’assunzione di responsabilità; che mi occuperò di un’australiana eccentrica che guida un’autoambulanza da 16 posti, e di un’inglese che mi porta dritta sull’altopiano di Asiago, di un’altra italiana, milanese pure lei, che al congresso non poté andare e scrisse una lettera esemplare che getta le basi per la futura Unione Europea, di un’americana simbolo del femminismo mondiale. E di altre “figlie della loro epoca”. E di me rispetto a loro. Me ne occupo e vedo cosa resta. Creo un cosmo popolato da donne con biografie esemplari dentro al flusso della Storia. Uno spettacolo di genere, per fare emergere un protagonismo al femminile della prima guerra mondiale e vedere, di nuovo, cosa resta oggi. Roberta Biagiarelli FIGLIE DELL’EPOCA storie di (alcune) donne nella grande guerra un progetto di e con Roberta Biagiarelli dramaturg Simona Gonella advisor storico Gemma Bigi assistente Erica Girolimetti produzione La Corte Ospitale – Rubiera (RE) con il sostegno di Babelia&C-progetti culturali, Echidnacultura Associazione Culturale, Mirano (VE) in collaborazione con Istoreco- Reggio Emilia grazie a: Bruna Bianchi (Cà Foscari University, Venice), Paolo Rumiz, Andrea Rossini, Raffaella Podreider, Maria Grazia Suriano, Stefania Azzolina www.babelia.org
  • A come Srebrenica al Piccolo Teatro Radio di Meda

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    A come Srebrenica di e con Roberta Biagiarelli aprirà la stagione del Piccolo Teatro Radio di Meda (Monza e Brianza) il 31 ottobre. Seguiranno repliche il 1° e il 2 novembre. Chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l'ha conosciuta non può dire di aver visto la guerra in Bosnia.Intorno al 9 luglio 1995 l'armata serbo-bosniaca attacca la zona protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L'offensiva si protrae fino all'11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo-bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili è solo l'epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio. A come Srebrenica di Giovanna Giovannozzi, Roberta Biagiarelli, Simona Gonella con Roberta Biagiarelli regia di Simona Gonella consulenza Luca Rastello produzione Babelia&C - Progetti Culturali Piccolo Teatro Radio Sala Civica Radio Vicolo Comunale, Meda (MB) Mappa Venerdì 31 ottobre e Sabato 1° novembre ore 21 Domenica 2 novembre ore 16.30 Biglietti Intero € 10.00 - Ridotto € 5.00 Riduzioni per under 25, over 65 e gruppi da 10 PER INFO E PRENOTAZIONI: biglietteria@piccoloteatroradio.it cell. 393 0363343 tel. 0362 340914